Docufilm
Nel 1956 Giosy ha 10 anni. Si presenta a Scuola Romolo Rossi, animatore e musicista. Romolo sta scrivendo un’operetta musicale per i ragazzi: a ciascuno affiderà il mestiere adatto alla sua personalità. Quando arriva a quel bambino dolce e vivace, gli dice: “Tu sarai il Cantastorie”.
Per lui scrive una canzone “Serenata del Cantastorie: vado cantando per le vie della città”.
La mamma trova, non si sa dove, una chitarra da mettergli in mano.
Una profezia?
Il fatto è che Giosy cresce e diventa Sacerdote nel 1969.
A diciotto anni prende in mano una chitarra. Scrive qualcosa per… divertire Dio.
Ma nel 1972 comincia a far cantare il cuore e nascono, da allora, centinaia di canzoni che Giosy ruba alla Musica che Dio ha sparso per l’universo.
Tanti dischi, migliaia di concerti in tutto il mondo: canta nei cinque continenti riscaldando il cuore della gente alla quale vuole rivelare “il frammento divino” nascosto in ogni creatura.
E’ un prete sulla strada e su ogni strada. Crea, scrive, canta, prega e ama.
Incontra gente, giovani, Papi, personaggi di ogni tipo, uomini di ogni razza lingua e religione.
Le sue canzoni sono tradotte in tutte le lingue del mondo, ora anche in cinese.
Per lui il cosiddetto successo non esiste: il successo è semplicemente “la sintonia con l’anima” delle persone.