morte e vita a duello

Mors et vita

Io sono la morte

Io sono la vita

Faccia a faccia

Non è giusto

Figlio della mia vita

Cristo è risorto alleluia

MORTE E VITA A DUELLO è una proposta teatrale, con sette canzoni e basi musicali, è il travaglio umano di Cristo e la sua vittoria propositiva sulla morte. In scena, la drammatica lotta tra la personificazione della Morte e il Cristo-Vita. Nell’incalzante susseguirsi di avvenimenti e personaggi, dall’ingresso a Gerusalemme all’arresto nell’orto degli ulivi, dal processo alla crocifissione di Gesų, il continuo e durissimo faccia a faccia tra il bene e il male, tra la luce e il buio.
Uno spettacolo sull’esperienza totale del mistero di Cristo, dedicato a tutti i gruppi giovanili, da mettere in scena nei periodi di Quaresima e Pasqua. Per riflettere sulla continua sfida tra vita e morte, che avviene nel mondo in ogni istante; e per ricordare a tutti che alla fine… vincerā la Vita.

Testi delle canzoni e copione Giosy Cento
Musiche  Piero Poleggi e Greorio Puccio
Arrangiamenti, realizzazione: Greg Puccio
Chitarre acustiche e elettriche: Michele Meli
Voci soliste: 
MorteAndrea Orlando – GesùAntonio Crea
GiudaStefano Scaramuzzino – Maria – Raffaella D’Ubaldi
Coro: Raffaella D’Ubaldi – Fabiana Poleggi – Piero Poleggi – Mario Piunti

In copertina:”L’uomo della Croce“, Umberto Gamba – Grafica. Paola Baldo


Spartito copione PSC 1393
Compact Disc PCD 104
Musicassetta PMC 1535
Disponibili presso le Edizioni Paoline

Basi musicali contenute nel CD 
e nel lato B della musicassetta


Paoline
© FSP 2003 – EDITORIALE AUDIOVISIVI 

www.paoline.it – ed.audiovisivi@paoline.it
Distribuzione: Paoline Diffusione – Via A. Pio 75 Roma

Sul filo delle due sorelle

Nel mondo è in atto una sfida: vita e morte si confrontano a livello fisico e spirituale ogni istante.
La sfida avviene nel grembo materno e un “si’ è decisivo.
Avviene sulle strade e… è un attimo. Avviene negli ospedali quando la notizia del male invincibile fa crollare tutto.
La sfida è per tutte le età, i luoghi, le nazioni, le razze.
E’ per tutta la natura che, nel volgere delle stagioni, vive tutta la fase dal nascere al morire.
La sfida è sugli aerei e nei teatri, nei sussulti dei vulcani e dei terremoti. 
La sfida è per i giovani in tuta mimetica, nelle infinite guerre che, in ‘ tutta la storia, l’uomo non riesce a disimparare. E’ negli agguati, negli attimi che non ci appartengono, è nel misterioso fluire dell’esistenza.
La sfida è anche per i bimbi: nella fame, nelle violenze, negli abbandoni, nelle guerre. Siamo sospesi sul filo delle due sorelle: sorella vita e sorella morte.

E poi.. quanti viventi-morenti trascinano” una vita senza vita e quanti condannati, invece, darebbero l’impossibile per vivere? 
Depressi, stressati, anoressici, creature desiderose di farla finita, senza voglia di vivere. Distruzioni di amori, di coppia, disgregazioni di famiglie, bimbi impotenti di fronte alle adolescenzialità dei genitori, mass-media icone abituali della morte, popoli trasmigranti a rischio continuo e costretti a una sub-vita.
Siamo vivi o siamo sotto livelli di vita inaccettabili?

Risuona nel mondo da duemila anni l’annuncio: lo sono la Vita. Cristo è risorto.
La morte è sconfitta. La sfida è stata vinta dalla vita.

Dall’altra parte la morte sembra ridere, farsi beffe di tutti, affermarsi.
La morte fisica è nei nostri piani naturali di vita e Cristo è colui che dà risurrezione al suo e ai nostri corpi.

Ma la morte più terribile è quella delle menti, dei cuori, quella che devasta le anime e rende un deserto l’intimo dell’uomo.
Invisibile, ma fortemente presente, questa morte è quella che Cristo è venuto a sconfiggere per chi crede in lui e nel suo Evangelium Vitae.

Lui rigenera le energie dello spirito, lui rialza perdonando, lui immette nella storia un soffio di progetti sempre attuali. Lui innalza gli umili e abbatte i potenti.
Lui è il seminatore della speranza imbattibile quando intere generazioni hanno la sensazione che tutto si stia perdendo e che sia impossibile ricostruire.
Cristo è il capofila della lotta continua contro ogni tipo di morte. Cristo è vivo e trionfa nel duello con la morte.

Così mi è sembrato di poter leggere, per interpretare la nostra storia, la sequenza di Pasqua: morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita ora vivo trionfa.
Da questa meditazione pasquale è nato questo musical del travaglio umano di Cristo e della sua vittoria propositiva sulla morte.
A Cristo non è bastato vincere o autocelebrarsi. 
Lui ha consegnato a noi tutta la sua lotta, perché diventiamo certi di poter vincere in lui, con lui e per lui. Noi uomini del terzo millennio, che abbiamo trasformato ogni campo della vita in un campo di battaglia, sappiamo con chi tutto è possibile, perché senza di lui non possiamo fare nulla.

E’ un musical da venerdì santo? Indubbiamente.
Ma io lo chiamerei musical di Pasqua, musical dell’espedenza totale del mistero di Cristo che muore e rivive.
Grazie, Gesù, alleluia.

Grazie a Enrico e a Francesco che per primi lo hanno interpretato stupendamente in una fredda notte di vento del venerdì santo a Grotte di Castro (VT).
Grazie a Glauco e a Stefano che lo hanno riproposto con uguale bravura.
Grazie alla gente che mi ha chiesto infinite volte di rimetterlo in scena.
Grazie ai giovani che hanno scelto costumi, musiche, luci e hanno fatto Pasqua, quella sacramentale, con il brivido di una morte interiore sconfitta. Quanti!
E grazie alle Paoline che hanno creduto sempre in questo testo teatrale religioso e hanno impegnato Gregorio Puccio e Piero Poleggi a scrivere musiche meravigliose.

Ora vorrei consegnarlo ai gruppi e alle parrocchie.
Dentro di me ho ancora la sensazione gioiosa di darvi il Gesù dell’alba di Pasqua da portare in ogni angolo del mondo.
Andate, vivete, poi recitate e cantate con il cuore. 
Gesù vivo vi precede nelle anime.